Dopo un campionato caratterizzato da problemi societari e, conclusosi con la conquista del settimo posto posto, sfiorando la partecipazione ai playoff, il Nardò riparte da mister De Sanzo Fabio. Un tecnico di ottime prospettive con un bagaglio calcistico importante.
Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione De Sanzo ripercorre il cammino della sua squadra. “Nonostante sia stata una squadra composta da pochi elementi, con alcuni calciatori che non hanno quasi mai giocato il girone d’andata, come D’Anna e Addae, abbiamo disputato un campionato importante pur non avendo ricambi”.
“E’ stata un’annata davvero importante. Un campionato che posso definire emozionante, considerando che in certe occasioni avevo appena 12/ 13 calciatori compreso la panchina – ha sottolineato – Senza dimenticare i vari problemi societari. Alla fine potevamo anche giocarli i playoff – ha precisato – persi a Matera all’ultima giornata. Dove a cinque minuti dal termine con il risultato di 1 a 0 per noi abbiamo buttato due punti subendo il pareggio all’ultimo secondo giocando una gara addirittura in nove contro dieci”.
Il Nardò del futuro, secondo De Sanzo
Per il campionato che verrà De Sanzo è stato categorico. Alla società granata ha chiesto: “di mantenere lo zoccolo duro confermando 7/8 giocatori. Valutando il tutto ovviamente con i calciatori – ha continuato – ai quali affiancare forze fresche. Due giocatori per ruolo puntando anche sugli under ed il loro impiego”. Al fine di evitare i problemi dello scorso anno, allo società ha richiesto: “tranquillità e stabilità societaria“.
Il Nardò sarà inserito nel girone pugliese e, al riguardo a De Sanzo è stato chiesto chi reciterà un ruolo da protagonista. “Il Fasano è sicuramente quella che si è mossa di più in questi primi giorni con gli acquisti di lusso Pinto e Loiodice – ha precisato – non escludo il Barletta, la Virtus Francavilla, l’Andria, certamente anche la mia squadra farà un buon campionato”. A queste squadre De Sanzo ha aggiunto “L’incognita delle campane in quanto la Scafatese, la Paganese e la Nocerina faranno squadre competitive sempre se verranno inserite nel nostro girone”.
In conclusione non poteva mancare un pensiero del tecnico del Nardò sulla vicenda che sta attanagliando il calcio italiano in particolar modo la Lega Pro alle prese con i vari fallimenti delle società, riammissioni e ripescaggi. “Sostengo da anni che il distacco tra il campionato di Lega Pro e quello di serie D è enorme. – ha sottolineato De Sanzo – Ci vuole un campionato intermedio, come lo era una volta la serie C2. – ha continuato – Un campionato interlocutorio che permetteva alle squadre di avvicinarsi poi al professionismo con maggiori garanzie”.
Nello Marmo, TuttoserieD.com