Articolo a cura di Fabrizio Frasca e Marco Piccinni.
Alla luce delle gare disputate e delle prestazioni individuali offerte sino al blocco totale della Serie D, quale sarebbe la migliore formazione titolare del Girone I? La scelta dei calciatori e dell’allenatore è stata ardua, perché molti degli esclusi da questa Top 11 avrebbero meritato almeno un posto in panchina. Dall’analisi sono stati estromessi anche gli atleti acquistati dalle rispettive squadre nel mercato invernale.
Il modulo selezionato è il 3-4-3.
PORTIERE:
Alberto PELAGOTTI (Palermo): Non ci sono dubbi su chi sia il miglior portiere del raggruppamento. L’estremo difensore empolese del Palermo, oltre ad aver collezionato ben quattordici cleen-sheets nelle venticinque apparizioni stagionali, si è distinto quasi sempre come autore di interventi prodigiosi. Autentico baluardo e punto di riferimento numero uno nel reparto arretrato, ha garantito con le sue prestazioni un cospicuo numero di punti alla capolista rosanero.
DIFESA:
Aurelio BARILARO (Castrovillari): Non è il suo ruolo naturale agire sul centro-destra in una difesa a tre, ma Barilaro fa della sua duttilità una virtù di cui gli allenatori non possono fare a meno. Nel Castrovillari di Mister Marra è stato uno degli uomini onnipresenti nella formazione titolare: da terzino destro fluidificante nel consueto 4-3-1-2 ha utilizzato la riga per tracciare diagonali difensive precise e il pennello per disegnare cross millimetrici per i suoi compagni. Talvolta è stato schierato anche come quinto di centrocampo non deludendo ugualmente.
Domenico MARCHETTI (FC Messina): Pilastro irremovibile del Football Club Messina del Presidente Rocco Arena. Difensore centrale roccioso che abbina la qualità nella fase di impostazione ad un ottimo senso della posizione e buone letture difensive. Queste caratteristiche, unite alla bravura dei suoi compagni di reparto, hanno permesso ai peloritani di essere la terza compagine meno battuta del Girone con sole venti reti incassate.
Andrea IMPAGLIAZZO (Giugliano): Duro ma regolare nei contrasti uno contro uno. La sua carta d’identità è datata 1992 e con ciò fornisce esperienza ad un Giugliano che da neopromossa sta incantando tutti. Terza posizione in classifica generale e quarta per le reti incassate (26). Sicuramente merito della sua attenzione difensiva, negli anticipi e talvolta anche dei suoi stacchi di testa nell’area avversaria che hanno fruttato ben due reti.
CENTROCAMPO:
Giuseppe SAVANAROLA (Acireale): Parliamo di un giocatore straordinario. Completo, combattivo, “moderno” come pochi, dalla spiccata propensione offensiva (già 12 gol tra Campionato e Coppa Italia di Serie D), autentico trascinatore di una squadra che, senza penalizzazione e partite perse a tavolino, sarebbe al terzo posto solitario in classifica. Sulla splendida Stagione dell’Acireale c’è impresso il timbro, il cuore e il carisma del Capitano, uno che ha la maglia granata tatuata sulla pelle e sogna di riportare l’Acireale in quella Serie C che manca ormai da 14 lunghi anni.
Malaury MARTIN (Palermo): Il 31enne centrocampista francese del Palermo, è stato un’intuizione degli operatori di mercato del Club siciliano. Pescato in Scozia e convinto a sposare il progetto rosanero, Martin si è rivelato sin qui tassello imprescindibile nello scacchiere tecnico-tattico di Mister Pergolizzi. Qualità e quantità in dosi massicce. Calciatore duttile, battitore di calci piazzati, prezioso assist-man, certamente un lusso per la Categoria.
Alfredo SABA (Troina): La Stagione della consacrazione per il 24enne centrocampista sardo, Capitano del Troina. È lui la punta di diamante nell’undici classico di Mister Boncore. Otto gol e tanto lavoro “sporco” nella linea mediana rossoblù, per un giocatore che ha reso sempre ad altissimo livello e si è distinto come uno tra i migliori in assoluto del Girone, nel suo ruolo e non solo.
Alessandro ARENA (Acireale): Il gioiellino ibleo di proprietà del Catania, sta facendo le fortune dell’Acireale, con un rendimento costante, sempre al di sopra delle righe. Il 19enne esterno granata, è finito sul taccuino di numerose Società di Categoria superiore, anche se il Catania sa bene di avere tra le mani un diamante grezzo che tra i Dilettanti è chiaramente solo di passaggio.
ATTACCO:
Mattia FELICI (Palermo): Senza tema di smentita, si può parlare di questo ragazzo come del più grande talento presente in questo Girone e tra i più scintillanti dell’intera Serie D. Ha i colpi del predestinato e nonostante i soli 18 anni, non ha fatto altro che incantare ogni domenica i suoi tifosi e quelli avversari, con giocate di qualità immensa. Decisivo, imprescindibile ed imprevedibile. Un giocatore di cui Mister Pergolizzi non si è praticamente mai privato ed elemento destinato ad una carriera di altissimo profilo.
Antonio CANNAVÒ (Licata): Agile e veloce come una gazzella l’attaccante del Licata. Nel tridente messo in scena da Mister Campanella, il classe 1992 ha interpretato il ruolo di punta centrale sgusciando e insinuandosi tra le maglie difensive avversarie, creando potenziali occasioni da gol o trasformando in oro gli assist dei compagni. È il mattatore della classifica Marcatori del Girone I con le sue quattordici meraviglie contemporanee.
Paolo CARBONARO (FC Messina): È il faro dell’attacco del Football Club Messina con le sue undici marcature in diciannove match. Per un po’ di tempo è stato anche in cima alla classifica marcatori, scavalcato successivamente dal suo collega di reparto Cannavò in questa Top 11. Ha un destro micidiale ed è anche poderoso nello stacco di testa. Delle undici reti siglate, tre sono state realizzate dagli undici metri e altrettante hanno regalato i tre punti ai peloritani. L’unica macchia fin qui nella sua Stagione? Le troppe ammonizioni e la conseguente squalifica che lo ha relegato ai box in alcuni match cruciali, in cui sarebbe stata vitale la sua presenza.
ALLENATORE:
Giovanni CAMPANELLA (Licata): Di tecnici che hanno reso e fatto rendere le proprie squadre in modo eccelso, ce ne sono almeno quattro in questo Girone. Ma tra tutti, l’Allenatore del Licata, merita la nomina virtuale a guida tecnica di questa Top 11, perché il rendimento della neopromossa gialloblù è stato costante, più o meno equivalente tra casa e trasferta, con una crescita continua ed esponenziale, unita alla valorizzazione di diversi giovani talenti. L’attuale sesto posto in classifica, a cinque punti dalla zona Play-Off e a +13 sui Play-Out, sono un risultato straordinario, cui va aggiunto il 2-0 inflitto al Palermo al “Dino Liotta”; per tutto ciò, va dato ampio merito al tecnico che da tre anni sta ottenendo soddisfazioni immense sulla panchina del glorioso sodalizio licatese.