Entusiasmo alle stelle al Presti di Gela per il ritorno della finale playoff che vale un posto in serie D con i padroni di casa chiamati all’impresa dopo lo 0-2 dell’andata in casa del Canosa.
Mister Cacciola schiera i suoi col 343 con Gambuzza relegato in panchina e in avanti Prestia e Caronia a ispirare Agudiak.
Mister Vincenzo Lanotte deve fare a meno di due pedine fondamentali come Murilo Gomes e Mangialardi e in avanti si affida a Jimenez e Martinez.
Parte forte il Gela con Caronia che non trova il bersaglio al 5’ e Vincenzi che svetta di testa al 6’ sfiorando la traversa. Al 19’ il Canosa va vicino al vantaggio con il tiro cross di Martinez che per poco non trova il tocco vincente di Jimenez.
Nella seconda metà della prima frazione ci prova ancora il Gela senza però trovare le soluzioni.
Nella ripresa mister Cacciola cambia subito buttando dentro Savasta e Cocimano per Prestia e Caronia. Dopo pochi minuti il neoentrato Cocimano sfiora il vantaggio ma Tarolli gli nega la gioia del gol con un grande intervento. Il portiere ospite si supera al 56’ stavolta su Savasta.
Al 73’ il cambio che si rivelerà decisivo per gli equilibri dell’incontro: l’evergreen Arcidiacono rileva Majdana. Canosa che sembra non averne più e gara che cambia volto in un attimo.
Al 75’ dagli sviluppi di rimessa laterale Savasta incorna di testa incendiando il Presti che spinge ora in modo forsennato. E dopo pochi secondi incredibilmente arriva il bis: su un cross da sinistra Agudiak svetta di testa battendo Tarolli per il delirio del pubblico di casa.
Gela sulle ali dell’entusiasmo che non si ferma e punta a chiudere la contesa nei tempi regolamentari. E allo scoccare del 90’ la rimonta è completa: confusione in aria canosina con una palla a campanile che trova a pochi centimetri dalla linea di porta Savasta pronto a far impazzire il Presti.
Canosa che non ne ha più e nonostante i 6 minuti di recupero concessi non riesce a trovare il gol della disperazione. Termina la gara con la gioia irrefrenabile della squadra e del pubblico di casa e le lacrime dei calciatori del Canosa comunque applauditi dai propri 100 sostenitori al seguito.
Una sconfitta amara e beffarda che spezza un sogno inseguito da 29 anni ma che sicuramente non cancella un lavoro eccezionale svolto dal presidente Alessandro Di Nunno, dalla dirigenza, dal mister Lanotte col suo staff.
GELA: Colace, Di Dio, Maydana, Privitera, Zappalà, Giuliano, Prestia, Sessa, Agudiak, Caronia, Vincenzi.
CANOSA: Tarolli, Milano, Lamacchia, Solano, Pignataro, Santoro, Coco, Barrasso, Jimenez, Martinez, Gomis.
RECUPERI: 2’ p.t., 6’ s.t.
Marco Nicolamarino, tuttoseried.com