Si parte. Finalmente parola al campo, alle giocate, ai goal e come sempre anche a qualche polemica. Dopo lunghi ritiri precampionato, dopo tanto mercato, le squadre scendono in campo, per la gioia dei tanti tifosi, da settimane in trepidante attesa.
Il Trapani in casa affronta il Ragusa, per una partita sulla carta abbordabile, ma l’incognita in questi casi è sempre dietro l’angolo. La blasonata ed ambiziosa Vibonese si misura con la neopromossa Gioiese, formazione questa da affrontare con grande attenzione. Derby campano tra Real Casalnuovo e Portici, due squadre che stanno lavorando ancora adesso, in chiave mercato, con grande attenzione e vogliono ben figurare.
Il Canicattì sancisce il ritorno del Siracusa in D, la nuova Igea Virtus apre la stagione ospitando l’Acireale. Akragas e Licata è una partita che promette spettacolo, due formazioni storiche che aprono un campionato che la Sicilia affronta con tanta trepidazione. Il Castrovillari apre in casa il campionato, misurandosi con la mina vagante Sant’Agata. Il Locri, che ha risolto la crisi puntando sul calore della propria gente, rifondando le casse con un appassionato azionariato popolare affronta il cantiere aperto San Luca. Chiude il quadro la gara tra Sancataldese e Lamezia, con quest’ultima, a detta di molti corazzata del torneo.
Parentesi finale dedicata alla Reggina. Con ancora ipotesi sulla possibile collocazione degli amaranto, tra i due gironi H ed I. Il comune ha scelto, e già questo ha sollevato polveroni, scontentando un po’ parte della tifoseria. Ma nella situazione degli amaranto c’è poco da polemizzare, si è rischiato tanto ed ad oggi c’è la possibilità di ripartire, nome indicato la Fenice Amaranto sponda catanese, con Ciccio Cozza in panca, entità quindi che risorge dalla ceneri, con un campionato da possibile protagonista. Ma non è un cammino facile e quando si parte con questa tempistica, d’accordo avere un bel budget, ma si può sbagliare pochissimo.
Matteo Monte