Finalmente è arrivato il sette giugno e con esso, allo scoccare della mezzanotte di ieri, sono scaduti i termini di iscrizione ai campionati professionistici. Le aspettative in casa rossonera sono tante. Più volte la proprietà in queste settimane si è detta pronta per il salto di categoria, ma questo ovviamente dipende sopratutto dai “vuoti di organico” che si presenteranno in Serie C.
Da fonti non ancora ufficiali si sa che la Lucchese non si è iscritta al campionato professionistico di competenza e che la Spal ha presentato la documentazione incompleta, che sarà sottoposta al vaglio della Co.Vi.Soc, così come per le altre iscrizioni.
Invece il Brescia, così come Frosinone, Sampdoriae Salernitana, nella stessa data, dovevano adempiere a tutte le spettanze con tesserati, fisco etc., per poter formalizzare l’iscrizione al campionato di appartenenza entro il 26 giugno, ovvero sei giorni dopo la gara di ritorno dei play-out di serie B, in programma il 20. Mentre i termini per Pescara e Ternana sono prorogati all’11 giugno visto la disputa della finale play off di Serie C, in programma questa sera.
LA TELENOVELA BRESCIA
La data di ieri invece non è stata rispettata dalle “Rondinelle”. Ma qui inizia la vera partita di Massimo Cellino. Infatti il patron della squadra lombarda nei giorni scorsi pare abbia inviato due Pec alla F.I.G.C. alle quali sembra non ci siano state risposte. Il vulcanico patron del Brescia in buona sostanza chiedeva di prorogare la scadenza degli adempimenti alla sua società, in virtù dei ricorsi in atto (processo d’appello per il – 4 previsto per martedì 10 giugno) e dei procedimenti futuri. Ritenendo ingiusto pagare le spettanze senza sapere quale fosse il campionato da disputare. Facendo leva anche sull’eventuale “paracadute” spettante alla società lombarda in caso di retrocessione in C, campionato a cui manca da oltre 40 anni.
Una situazione che è alle battute iniziali e che potrebbe allungare di molto i tempi per la definizione dei campionati a partire dalla serie B a scendere.
LA PAROLA ALLA COVISOC
Da lunedì 9 giugno, come già detto, inizia il lavoro della CO.VI.SOC. Immaginiamo più minuzioso dopo le vicende della scorsa stagione che hanno interessato Taranto e Turris.
Entro venerdì 13 giugno comunicherà gli esiti dei controlli e, qualora venissero riscontrate delle incongruenze, l’organo di controllo invierà una comunicazione alle società interessate. Qui scatta un altro conto alla rovescia. I club di Serie C risultati inidonei hanno quattro giorni per presentare ricorso, che va depositato entro e non oltre le ore 19.00 di martedì 17 giugno. La domanda dovrà essere accompagnata da una tassa di 12.000 € (somma che sarà restituita in caso di accoglimento della richiesta).
Gli organi giudicanti esamineranno gli eventuali ricorsi mercoledì 18 giugno e il giorno successivo, giovedì 19, ne comunicheranno gli esiti. Nel caso la domanda venga respinta, le società interessate possono appellarsi al Collegio di Garanzia del Coni. Se il ricorso verrà ulteriormente bocciato, i club saranno definitivamente esclusi dal campionato.
Di sicuro ci sarà molto da verificare. Al momento le posizioni di Spal su tutte, Trapani, Ascoli, Rimini, Pro Vercelli, Casertana, Cosenza, Foggia e Triestina sembrano non del tutto congrue ai parametri richiesti. Ma ci potrebbero essere delle sorprese sia positive che negative, anche dall’esito dei play out di serie B.
L’estate sarà davvero calda per la F.I.G.C., già sotto pressione dopo la pesante debacle di ieri sera della nazionale in terra norvegese.
Fonte: ForzaNocerina.it
Francesco Cuomo