Si è tenuta ieri l’ultima conferenza del tecnico del Piacenza Stefano Rossini, ultima non solo perché termina oggi il campionato contro lo Zenith Prato ma, perché Rossini lascerà la panchina del Piacenza.
Quella di oggi è una gara ininfluente per i biancorossi già salvi, mentre lo Zenith per agganciare i playout (dopo che la penalizzazione è passata da -15 a -12) deve battere il Piacenza, sperare che il Riccione già retrocesso batta il San Marino e la Corticella non faccia punti in casa contro un Sasso Marconi anch’esso già salvo. Insomma, roba quasi da fantascienza.
Come accade spesso nelle ultime gare di campionato e, con gli obiettivi già raggiunti, il Piacenza dovrebbe giocare con molti giovani e, con chi ha avuto meno possibilità.
Oltre al tecnico Rossini, in sala stata si è presentato il direttore generale Francesco Fiorani dichiarando: “Ringrazio Rossini per quanto dato in stagione – spiega Fiorani – e lo ringrazio ovviamente a nome della società. E’ stato un professionista serio, con un comportamento inappuntabile, ci ha guidato verso l’obiettivo della salvezza entrato in gioco quando è tornato. Non è stata una stagione facile – ha sottolineato – perciò rinnovo il mio ringraziamento a Rossini e a tutto il suo staff che affronteranno l’ultima partita con noi».
La parola che poi passa al tecnico uscente. “Ringrazio Fiorani per quanto detto, ringrazio tutti i soci, i direttori sportivi con cui ho lavorato, Sestu e De Vitis e, infine ringrazio i miei giocatori, tutti quelli che ho avuto in queste due stagioni, perché mi hanno dato davvero tanto e in modo non scontato”.
“Sono arrivato due anni fa all’improvviso dalla Juniores, chiamato a rimettere in sesto una stagione che ci vedeva a -12 – ha precisato il tecnico -dopo poche giornate, in uno spogliatoio che aveva il morale sotto i tacchi – ha continuato – e nonostante ciò insieme siamo riusciti a risollevare le sorti di quella stagione, l’unico rammarico è quello di aver solo sfiorato la promozione senza centrarla, purtroppo questo non possono cancellarlo”.
Il tecnico passa poi ad analizzare la stagione che va a concludersi. “Siamo partiti con delle belle sensazioni quest’anno – ha dichiarato Rossini – e secondo me abbiamo fatto bene, solamente che dopo la sconfitta contro il Cittadella qualcuno aveva già deciso il mio destino, tant’è che fui esonerato alla quinta giornata col Ravenna che era dietro di noi”.
Il tecnico continua poi nel suo discorso: “Dopo un mese e mezzo vengo nuovamente richiamato sulla panchina e, mi ritrovo una situazione totalmente nuova, la società mi chiede di tornare e, di salvare la squadra con gli obiettivi che erano totalmente cambiati”.
Rossini continua precisando che “Nonostante la rosa rivoluzionata in toto, nonostante i molti infortuni la squadra riesce a centrare l’obiettivo della salvezza”.
Il tecnico conclude precisando che l’errore della società “E’ stato quello di non smentire nessuna voce che parlava do un nuovo allenatore – ha continuato Rossini – in quel momento la squadra aveva bisogno di tranquillità”.
Nello Marmo, TuttoserieD.com