Battisti cantava..tu chiamale se vuoi..EMOZIONI!! Sono quelle che la Paganese continua a regalare alla sua gente, ieri assente, a Genzano, al Bruno Abbatini, causa la perdurante indisponibilità della struttura che dovrebbe ospitare i tifosi avversari. Una costante delle formazioni laziali che nonostante abbiano strutture nuove, non sono attrezzate per contenere ed ospitare tifoserie come quella azzurrostellata.
Polemica a parte, quello che importa sono i grandi risultati che la squadra di mister Esposito continua a mietere nonostante non sia annoverata dagli addetti ai lavori come una delle favorite per la vittoria finale. E, per certi versi, la cosa non dispiace, perché la squadra gioca senza tensione e chi va in campo, lo fa con tranquillità dando il 101%. E’ il caso di Francesco De Feo, paganese purosangue, al suo secondo anno consecutio in azzurro dopo aver fatto la trafila nel settore giovanile ed esordito in C.
Dopo un inizio difficile in cui ha trovato poco spazio, nessuna polemica ma solo testa bassa e pedalare che ha convinto il trainer napoletano a concedergli fiducia, ripagata con grandi prestazioni. Ma quella di Francesco De Feo rappresenta quella paganesità che il patron Nicola Cardillo ha sempre detto di voler vedere negli occhi e nelle prestazioni di ogni singolo calciatore. Un’altra favola bella è rappresentata Faella, da mancino e da Spurio.
Tre storie diverse di calciatori che a Pagani hanno trovato la loro giusta dimensione. L’attaccante napoletano è giunto con la rete di ieri alla sua ottava segnatura raggiungendo Abreu del Cassino in vetta alla classifica dei marcatori, ma con un obiettivo, tornare in una categoria che lo ha già visto protagonista al Marcello Torre, ma con un’altra maglia e, vincere da beniamino del pubblico di casa ha un sapore che sembra fargli gola e non poco. Stesso discorso per Mancino.
Dopo l’ottima annata dello scorso anno, si sta ripetendo, risultando uno dei migliori millennial della categoria. Discorso diverso per l’estremo difensore azzurrostellato. Il portierone paganese ha un conto aperto con la città che l’ha visto retrocedere all’ultimo secondo di uno spareggio drammatico con la maglia del Bisceglie, trafitto da Abou Diop con un tocco beffardo ed ora spera di rifarsi sperando di riprendersi ciò che gli fu tolto proprio dalla sua attuale squadra.
Il calcio è strano e, a volte, ti mette di fronte anche a storie impensabili. Il primo posto, seppur in coabitazione con la Flegrea Puteolana è un premio a chi ha creduto nel progetto e, in attesa della decisione dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda il Saldo&Stralcio, domenica al Torre, arriva il Terracina. Il sostegno del pubblico non mancherà di certo, la spinta del Torre, l’arma in più per Esposito e compagni.
Tony Di Guido