Parole piuttosto forti del presidente del Legnano Ilia Giovanni Munafò, il quale attraverso i canali ufficiali del club fotografa una situazione ogni giorno più complicata riguardo al covid. Purtroppo i contagi stanno aumentando ogni giorno di più, il calcio non è esente, nel momento attuale la serie D sta soffrendo non poco. Domani per questo motivo saranno rinviate ben nove partite. Ecco il pensiero del massimo dirigente del club a riguardo:
“Stiamo vivendo un periodo molto complicato, il protocollo con il rinvio della partita che avremmo dovuto disputare domani contro la Lavagnese ha dimostrato di non poter funzionare. Lo applichiamo come società seguendo tutte le norme ma poi l’ATS può rinviare le gare tenendo un gruppo di giocatori isolato per 14 giorni. Poi come si fa improvvisamente a rientrare in campo contro una squadra che si è allenata ed ha giocato regolarmente? il torneo è squilibrato perchè ci sono formazioni come la nostra che ha giocato solo una volta, e tornerà in campo il 25 ottobre contro la Castellanzese ed altre che invece hanno giocato regolarmente.Siamo fermi per una settimana e lo saremo anche la prossima, poi dopo i tamponi potremo riprendere la preparazione. E’ lampante che il protocollo non regge e va rivisto in fretta. Di qui fino al girone di andata dovremo giocare 18 partite in otto settimane con il rischio di continui rinvii. Ditemi come si può fare”.
Vale la pena continuare in queste condizioni? ” Ho convocato un consiglio straordinario per il 13 ottobre, per riportare a tutti i soci la situazione. Poi vedremo il da farsi”.
Su un possibile contributo alle società da parte della Lega Nazionale Dilettanti Munafò dice: “Ci hanno fatto capire che lo avrebbero fatto per il torneo scorso concluso anticipatamente, ma adesso non ci sono notizie o avvisaglie su nuovi contributi. Eppure stiamo facendo tutto in maniera scrupolosa come le società professionistiche. E’ un momento di grande confusione, fino a quando non ci sarà un protocollo chiaro e praticabile in cui le società e ATS possono collaborare con ruoli più chiari non se ne esce. Una domanda invece la faccio io: le partite di chi ha giocato successivamente al riscontro di un caso di positività sono valide? ATS decide una cosa e un’altra ne fa diversamente. E’ assurdo, siamo al capolinea del calcio dilettantistico. O si rivede il protocollo o si sospende il campionato. Perchè così è assurdo”.
